Marezzane 2014 – Sabato 13 Settembre 2014

Carissime e carissimi,

anche quest’anno la festa di Marezzane si svolgerà sulla collina ancora integra e diventata simbolo delle battaglie delle associazioni per la difesa del territorio.

Il programma sarà ancora più ricco di eventi delle precedenti edizioni e, ci auguriamo, anche più partecipato.

Troviamoci tutti a Marezzane sabato 13 Settembre a Malga Biancari e diffondiamo ai nostri contatti il programma qui sotto.

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Comitato Fumane Futura

Guida alla vendemmia 2014 per studenti, disoccupati, parenti, pensionati, part time, casalinghe (e casalinghi)

La vendemmia 2014 è iniziata lo scorso 11 agosto già in alcune regioni: tradizionalmente è un bacino di lavoro per categorie trasversali, che seguono però regole diverse, in particolare dopo la riforma Fornero.

Questa è la guida – stilata in collaborazione con Coldiretti veneto – per non sbagliare: potenzialmente sono interessate circa 5-6mila persone, cioè il 90% di quanti vengono impiegati in attività di raccolta di frutta, in genere con i buoni lavoro.  Il numero è così elevato perché, con il sistema dei voucher, spesso la stessa persona lavora in posti diversi, o nello stesso posto ma con prestazioni interrotte da pause.

VOUCHER – Per essere assunti coi voucher è necessario essere maggiorenni, ma è possibile anche impiegare un soggetto minore di 18 anni purché abbia la autorizzazione scritta di chi esercita la potestà genitoriale e siano rispettate le norme in materia di lavoro minorile. I voucher (buoni per lavoro occasionale accessorio) possono essere acquistati anche in tabaccheria e necessitano di essere attivati attraverso la procedura prevista dall’Inps: gli uffici Coldiretti danno assistenza su tutta la procedura.
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SICUREZZA – I lavoratori impiegati con i voucher sono assimilati, ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro (dlgs 81/2008), a tutti gli altri lavoratori subordinati, e quindi devono ricevere una adeguata informazione sui rischi dell’attività di vendemmia. Su questo la Regione Veneto, d’accordo con le diverse organizzazioni del settore, ha predisposto delle schede informative che l’imprenditore agricolo dovrà fornire ai lavoratori e che assolvono all’obbligo di informazione (ai sensi del dlgs 81/2008 e dell’art. 3, comma 1, del DM 27 marzo 2013),

ATTREZZI – Pur non essendoci un divieto espresso ai lavoratori con voucher è sconsigliato l’uso di attrezzature o macchine ad alto rischio di infortunio e per le quali comunque è necessario aver ricevuto apposita formazione. E’ bene quindi vendemmiare con la classica forbice e cassetta.

TEMPI – Per essere avviati all’attività di vendemmia coi i voucher è necessario che il datore di lavoro faccia la comunicazione di avvio attività (attivazione dei voucher) almeno il giorno prima o comunque prima di iniziare l’attività. I voucher saranno poi consegnati al termine della vendemmia, e si potrà riscuoterli in ogni ufficio postale.
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AUTODICHIARAZIONE – Chi si appresta ad iniziare l’attività di vendemmia deve dichiarare all’azienda – in regime di autodichiarazione – di non aver superato dal 1 gennaio 2014 la somma di 5mila euro netti in voucher con altri committenti.

LIMITI – Per le aziende con un volume di affari oltre i 7mila euro (le grandi aziende agricole) c’è stato un giro di vite: possono essere impiegati solo studenti, pensionati e soggetti percettori di misure a sostegno del reddito (disoccupato). Invece per le aziende sotto i 7mila euro possono essere chiamate tutte le tipologie di soggetti, anche per esempio part time in altre aziende, casalinghe e casalinghi.
E’ bene comunque informarsi per tempo con le aziende se si intende vendemmiare perché l’ azienda ha bisogno di avviare alcune formalità, acquisto dei voucher, attivazione ecc.

PARENTI – Per chi volesse vendemmiare e magari si tratta di un’azienda agricola di famiglia è bene ricordare che la legge Biagi (art. 74 dlgs 276/2003) permette ai parenti ed affini sino al 4 grado di svolgere occasionalmente la vendemmia, ma solo a titolo di aiuto, senza  alcun compenso. In questi caso non occorre ricorrere ai voucher.

PORTALE – Ci si può servire anche del portale job in country come opportunità per offrire il proprio lavoro. A livello nazionalelo ha realizzato Coldiretti, declinato nelle diverse regioni e province, autorizzato dal ministero del Lavoro a favorire l’incrocio fra domanda e offerta. Chi cerca lavoro può inserire la propria disponibilità, curriculum, esperienza, e le aziende segnalano i posti vacanti e le ricerche di personale.

http://lavoro.coldiretti.it/Pagine/default.aspx

COSI’ SI – Il bravo vendemmiatore:

1) Osserva le procedure e le disposizioni impartitegli dal datore di lavoro astenendosi da iniziative autonome
2) Solleva i carichi solo fino al limite massimo ammesso
(25 kg se maschio e 15 kg se femmina)
3) Mantiene la giusta distanza di sicurezza dai suoi colleghi di lavoro

COSI’ NO – Non manomettere le protezioni di sicurezza dei mezzi e attrezzi utilizzati
Non assumere sostanze alcoliche o medicine che abbassino i riflessi
Non lavorare frontalmente ad altri colleghi di lavoro lungo il filare di vite o sullo stesso albero di frutta

PRUDENZA – Per la vendemmia sono consigliati guanti antitaglio. Fra i consigli c’è quello di portare sempre con sè il cellulare, carico: potrebbe servire per richieste di aiuto (dal decalogo Veneto Agricoltura – Inail)

(fonte Sole24Ore)

Convocazione consiglio comunale in data 01/09/2014 – ore 20:00

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COMUNE DI PESCANTINA PROVINCIA DI VERONA
Servizio Segreteria
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AVVERTE
che il Consiglio Comunale è stato convocato a norma di quanto previsto dell’art. 20 del Regolamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari in seduta pubblica di prima convocazione per il giorno
LUNEDI’ I SETTEMBRE ALLE ORE 20.00
presso la SALA CONSILIARE per la trattazione del seguente:

ORDINE DEL GIORNO

1 INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE AI SENSI DELL’ART. 24 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI.

2 “PARERE SULLA RICHIESTA DI PROVVEDIMENTO CONCLUSIVO UNICO IN DEROGA ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE AI SENSI DELL’ART. 3 DELLA LR 55/2012 PER AMPLIAMENTO DI FABBRICATO COMMERCIALE AD USO RISTORANTE – PIZZERIA, IN LOCALITA’ SETTIMO DI PESCANTINA – SOGGETTO PROPONENTE: SOCIETA’ GLIMPA S.R.L.”

3 INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE SIG. DAVIDE PEDROTTI RELATIVA ALLA PRESA DI POSIZIONE DA PARTE DEL MUNICIPIO IN MERITO ALLO STATO ATTUALE DI PRESENZA DI CAVE ATTIVE E NON SUL TERRITORIO COMUNALE, IN PARTICOLARE NELLA FZ. DI BALCONI.

4 INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE SIG. FORNASER MANUEL RELATIVA ALL’INCARICO DI ASSESSORE A BOSCAINI PAOLA — PROT. N. 12738 IN DATA 05.08.2014

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
F.to Lorenzo Mascanzoni)
26/08/2014

Ca’ Cerè: interrogazione ai nostri amministratori

In questi giorni è stato pubblicato nei Comuni di Pescantina e San Pietro in Cariano la richiesta di proroga per la coltivazione della cava Ca’ Cerè.

Ricordiamo ai nostri amministratori che è ancora in essere anche il progetto di ampliamento della stessa cava quindi correlato alla proroga richiesta e nelle immagini sottostanti quello che diverrà: un enorme buca nel nostro territorio, una ferita che sappiamo non sarà più sanabile… cosa vogliamo quindi fare?

 

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Diserbanti? Ecco la nostra proposta all’Amministrazione comunale…

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Egregio sig. Sindaco

Egregio sig. Segretario comunale

Gentile Assessore alla Manutenzione

 

Pescantina, 15 agosto   2014

 

Oggetto: Proposta salvaguardia del territorio comunale dall’uso dei diserbanti chimici, delle sostane tossiche anche di origine naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti

 

Egr dott. Luigi Cadura, egr. dott. Alessandro De Pascali, gentile dott.ssa Paola Zanolli

PREMESSO CHE

– ci sono sempre più agricoltori che utilizzano il diserbo anche al di fuori delle aree coltivate, ma anche semplici cittadini che irrorano le fasce erbose nei pressi delle loro abitazioni con erbicidi per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti;

– la pratica del diserbo, nata per il controllo delle commensali in agricoltura, erroneamente considerata come alternativa agli interventi di tipo meccanico, viene oggi utilizzata, sostenuta dalle industrie chimiche che producono il diserbante più aggressivo e meno selettivo oggi sul mercato (il glyphosate), per il «decoro» delle strade pubbliche;

– in questo modo con la motivazione di combattere le allergie da polline (in realtà, anziché ridurre le fonti di produzione di polline, se ne determina un aumento significativo con la proliferazione delle graminacee, oltre alla nebulizzazione nell’aria di princìpi chimici tossici anche in aree urbanizzate e ad alta intensità di traffico), ben sapendo che, una volta effettuato il primo trattamento, si dovrà continuare anche negli anni successivi per evitare la proliferazione delle erbe più aggressive, libere di espandersi in seguito alla scomparsa della vegetazione che presidiava il terreno;

– con la motivazione del contenimento dei costi, in realtà si genera sono solo un danno biologico, un danno economico al Servizio sanitario nazionale, ma si genera anche uno spreco di risorse per le casse comunali in quanto spesso i trattamenti risultano inefficienti dal punto di vista meccanico, dovendo comunque ricorrere allo sfalcio dell’erba disseccata;

– il glyphosate è certamente tossico per la vita acquatica e non a caso infatti tra le precauzioni d’uso del diserbante utilizzato (basato sul principio attivo del glyphosate) è tassativamente vietato irrorare i bordi dei corsi d’acqua e delle zone umide a causa della sua accertata tossicità, anche a basse concentrazioni, sugli organismi acquatici;

– nonostante questo le pompe di veleno che operano lungo le strade e le linee ferroviarie non si fermano di fronte a canali, a collettori posti ai lati dei tracciati né alle cabine che contengono pozzi di attingimento di acqua destinata agli acquedotti pubblici;

 

CONSIDERATO CHE

– i risultati di numerose ricerche (esiste ormai una consistente letteratura internazionale in materia) hanno dimostrato la relazione esistente tra l’esposizione umana al glyphosate e l’insorgenza di malattie, disfunzioni e malformazioni:

1) studi separati condotti in Svezia hanno collegato l’esposizione al glyphosate alla leucemia e al linfoma non-Hodgkins (questi tipi di tumori erano molto rari, tuttavia il linfoma non-Hodgkins è oggi il tumore in più rapida crescita nel mondo occidentale, negli Stati Uniti d’America negli ultimi quarant’anni la sua incidenza è aumentata del 73 per cento);

2) studi dimostrano, inoltre, che l’esposizione al glyphosate, a dosi al di sotto della classica diluizione a scopo agricolo, è associata a una serie di alterazioni sulla riproduzione negli esseri umani e in altre specie animali a causa della sua tossicità sulle cellule della placenta;

– un rapporto della United States Environmental Protection Agency dichiara che il glyphosate è estremamente persistente in condizioni di applicazione normali, mentre studi condotti in Svezia dimostrano che una sua applicazione può perdurare fino a tre anni;

– i dati pubblicati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) rilevano la presenza del glyphosate e dell’AMPA (acido aminometilfosfonico, derivante dalla degradazione del glyphosate) tra le sostanze inquinanti più presenti nelle acque superficiali (dati ripetutamente confermati per il periodo 2008- 2010):

– gli effetti del trattamento con diserbanti sistemici si manifestano a distanza di 10-15 giorni, c’è il rischio concreto che, soprattutto lungo le strade di periferia e in quelle meno trafficate, qualcuno raccolga lungo i margini stradali piante spontanee per uso alimentare senza rendersi conto della contaminazione chimica;

– la mancanza di qualunque segnalazione degli interventi fino ad oggi eseguiti dalle province e dall’Ente Nazionale per le Strade (ANAS spa) risulta quindi particolarmente grave e lesiva, non solo per questo aspetto, della sicurezza dei cittadini;

– molti pesticidi sono xenobiotici e dopo la loro immissione nell’ambiente si mantengono sostanzialmente inalterati per lunghi periodi di tempo, arrivando a contaminare, grazie alle loro caratteristiche di volatilità, persistenza, bioaccumulo e biomagnificazione, organismi no target e reti alimentari su cui si basa l’organizzazione delle comunità biologiche naturali, anche a notevoli distanze dal punto iniziale di contaminazione;

– l’uso estensivo e sistematico del diserbo prevede una lunga serie di controindicazioni, tra le quali:

1) mette a rischio la salute degli operatori (che si possono proteggere) e della popolazione (ignari automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni, raccoglitori, agricoltori, cittadini, bambini), nebulizzando un prodotto chimico tossico che agisce a distanza di vari giorni (a seconda della concentrazione può manifestare i suoi effetti a distanza di diversi giorni e permanere nel terreno e sulla vegetazione per lungo tempo) lungo le strade e negli abitati;

2) espone le scarpate sottoposte al diserbo a frane e a smottamenti e a conseguente elevato rischio di provocare incidenti stradali durante gli eventi piovosi e nelle ore notturne;

3) abbassa drasticamente la biodiversità vegetale e animale e la capacità di autoregolazione dei numerosi habitat seminaturali che garantiscono, oltre a un aspetto gradevole, la funzionalità e la biodiversità biologica delle scarpate stradali;

4) riduce sensibilmente l’assorbimento dell’anidride carbonica e l’abbattimento delle sostanze azotate da parte della copertura vegetale eliminata;

TENUTO CONTO

che il diserbo dei bordi stradali, rispetto alle tecniche tradizionali, non presenta alcun vantaggio:

1) l’aspetto dei bordi trattati è oltremodo sgradevole dal punto di vista estetico;

2) non limita in alcun modo il numero degli interventi in quanto non elimina la necessità delle operazioni di sfalcio.

In compenso il trattamento con fitofarmaci determina numerosi danni diretti e crea le condizioni per effetti negativi anche gravi e a volte non recuperabili:

1) non permette alla vegetazione seminaturale di svolgere il ruolo di difesa del terreno ed espone le scarpate stradali all’erosione e agli smottamenti;

2) arreca danni gravi alla vegetazione, che perde istantaneamente molti decenni di maturazione accumulati con il tempo, e provoca la scomparsa locale di numerose specie e l’impossibilità, in alcuni casi, del ritorno allo stato precedente, neppure dopo l’abbandono della pratica (dopo due o tre interventi in anni successivi si annulla anche la carica dei semi del terreno);

3) arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna minore, basti pensare agli effetti sulle popolazioni di carabidi (coleotteri) che hanno uno stretto rapporto con il terreno e con la qualità della copertura erbacea;

4) rende obbligatorio l’intervento anche negli anni successivi, in quanto le fasce denudate se non più trattate vengono invase da poche specie annuali particolarmente vigorose e aggressive;

5) si acquistano attrezzature e prodotti chimici inutili, oltre che dannosi, mentre non si investe nel miglioramento delle conoscenze, della preparazione dei tecnici, oltre che nell’adeguamento dei mezzi e delle tecniche di manutenzione delle scarpate;

6) si determina una perdita di maturità degli ecosistemi marginali, con conseguente riduzione della complessità e della funzionalità sia dal punto di vista vegetale che animale, tenendo conto, peraltro, che in molte aree collinari le strade costituiscono gli ultimi centri di conservazione della biodiversità. Le contraddizioni non finiscono qui, il diserbo dei margini stradali non ha alcuna giustificazione neppure dal punto di vista strettamente tecnico.

Le contraddizioni non finiscono qui, il diserbo dei margini stradali (e non solo) non ha alcuna giustificazione neppure dal punto di vista strettamente tecnico.

VISTO CHE

– l’Unione europea è intervenuta in questa materia introducendo, nella direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, un articolo apposito. All’ articolo 11 si legge infatti: « Gli Stati membri assicurano che siano adottate misure appropriate per tutelare l’ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall’impatto dei pesticidi » e, ancora, si auspica « La riduzione, per quanto possibile, o l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali o sotterranee oppure su superfici impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque superficiali o nei sistemi fognari »;

– le medesime norme sono state riprese dall’articolo 14 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, con il quale lo Stato Italiano ha recepito la direttiva;

– nella stessa direzione vanno la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, e il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitaria;

– è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12/02/2014 il Decreto 22 gennaio 2014 di adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), ai sensi dell’articolo 6 del Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante la “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi“.

PROPONE AL SINDACO E LA GIUNTA

– ad attivarsi utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per contrastare l’uso delle sostanze tossiche anche di origine naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti a salvaguardia della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità;

– a garantire che nei bandi di gara emanati dal comune per gli appalti pubblici riguardanti gli interventi di contenimento delle infestanti venga indicato come unica tipologia di intervento possibile quello meccanico;

– a interloquire con i responsabili del settore manutenzione strade della Provincia affinché all’interno del territorio comunale vengano utilizzati esclusivamente metodi di tipo meccanico nelle operazioni compiute dalla ditte loro incaricate;

– ad informare, inoltre, attraverso incontri pubblici e comunicazioni scritte gli agricoltori sul territorio comunale e tutti i cittadini sui rischi per l’ambiente e per la salute umana nell’utilizzo di prodotti diserbanti.

 

Pescantina Comune Virtuoso

Proposta regolamento Referendum consultivo

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Egregio sig. Sindaco

Egregio sig. Segretario comunale

Gentile consigliere e Commissione allo statuto e regolamento

 

Pescantina, 09 agosto  2014

Oggetto: proposta integrazione Statuto Comunale con Regolamento per referendum consultivo

Egr dott. Luigi Cadura, egr. dott. Alessandro De Pascali, gentile dott.ssa Emma Benedetti

“il Comune di Pescantina promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, all’amministrazione dell’Ente al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza” (art. 26 comma 1 Statuto Comunale di Pescantina)

 CONSIDERATO

  • quanto scritto ai sensi dell’art. 33 comma 1 del presente Statuto Comunale,
  • la proposta già protocollata in data 15 luglio 2013 dal gruppo di cittadini Pescantina 5 Stelle,
  • il riscontro inviato dalla commissaria Machinè in data 12/06/13 della mancanza di un regolamento per il referendum consultivo come previsto dall’art. 34 dello Statuto Comunale;
  • il riscontro inviato dalla commissaria Machinè in data 27/02/14 della mancanza di una richiesta ampia da parte delle parti politiche presenti sul territorio e rimando della discussione all’attuale organo consiliare;
  • l’istituzione della Commissione consiliare per la revisione o stesura dello Statuto e dei Regolamenti comunali in data 29 luglio 2014

VISTO

  • la conseguente grave mancanza ad oggi di uno strumento di “partecipazione” per il cittadino;

PROPONE

Con il presente si auspica di poter accelerare il processo di emissione dello stesso in modo da attivare FINALMENTE uno strumento importante per tutta la cittadinanza.

Sperando che tale proposta venga accolta, porgiamo cordiali saluti.

 

Pescantina Comune Virtuoso

Consiglio comunale del 04/08/14: la cronaca

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Ieri sera si è svolto il 1° consiglio comunale operativo dopo quello di giugno di pura presentazione. Come di consuetudine abbiamo fatto la cronaca on line sulla nostra pagina FB in attesa che sia approntata la diretta streaming da noi richiesta.

Presenti 16, assente il consigliere Pedrotti dell’opposizione (la minoranza si riduce così a 5), vediamo la discussione per punti del OdG:

1 punto: approvazione delibere fatte nel precedente consiglio, favorevoli 14, mentre Verona (M5S) si astiene, Marai non vota perchè arrivata in ritardo.

2 punto: nomina capigruppo gruppi consiliari, si leggono i capigruppo dei gruppi consiliari: Benedetti per Pescantina Democratica, Aliprandi per il Laboratorio, gli altri sono gli stessi consiglieri. Votazione: tutti d’accordo

3 punto: istituzione commissione consiliare per la revisione regolamento e statuto, Mascanzoni precisa che non ci sarà nessuna spesa per il Comune, questa sarà formata da 5 persone: 3 della maggioranza e due della minoranza, specificatamente: Mascanzoni, Fiorato, Benedetti, Marai, Verona. Votazione: tutti d’accordo

4 punto: approvazione piano finanziario che determinerà poi la tariffa TARI. Interviene l’assessore Marconi: si parla di 1.3 Mln circa, più basso rispetto al 2013. Raccolta differenziata nel 2013 è stata del 74%, obiettivo 2014 80%. Poi snocciola gli introiti ricavati dalla vendita del materiale riciclato. Borghetti chiede informazioni sull’importo speso per l’anno 2013… 1.7Mln circa risponde Marconi, la riduzione non deriva però da una sola voce ma da una coralità di queste. Votazione: 11 favorevoli, 5 astenuti (l’intera opposizione)

5 punto: approvazione tariffe Tari. Marconi: importi più bassi rispetto al 2013 per utenze domestiche e non (riduzione per gli esercizi commerciali, soprattutto ortofrutta e supermercati). Es. famiglia 3 persone: 0,66 mq nel 2013, rispetto al 0,68 del 2013. Borghetti: chiede se esiste un prospetto per vedere le riduzioni per tipologia di famiglia. Marconi: dice che al momento non è disponibile. Borghetti: tale riduzione è dovuta al piano finanziario oppure ad altro? Marconi: per le famiglie non ha dati specifici (si parla di coefficienti di produzione variati), snocciola invece tali dati per le utenze non domestiche… Borghetti: riusciremo ad arrivare alla tariffa puntuale? È stata fatta una riduzione almeno del 10% per chi fa il compostaggio domestico? Sindaco: spiega il meccanismo finanziario della Tari, varie problematiche per la determinazione della tariffa puntuale (a noi non risulta visti gli esempi di vari comuni virtuosi che già la adottano), per il compostaggio si conferma il 20% (quello richiesto da Pescantina Comune Virtuoso). Fornaser: voterà astenuto perché per lui non è possibile in così poco tempo determinare il costo totale. Berzacola: chiede se c’è stata comunque una riduzione della tariffa. Marconi: ribadisce quanto detto in precedenza. Verona: riprende quanto detto Fornaser, una più attenta analisi avrebbe portato ad altri risultati, anche lui preme come M5S sulla raccolta puntuale e invita il consiglio a trovare delle soluzioni a ciò, si asterrà perché il rifiuto deve portare reddito. Sindaco: ribadisce che il comune sta gia facendo tanto al riguardo visto che è anche stato premiato come comune riciclone, i proventi dai rifiuti raccolti ci sono e sono descritti nel piano finanziario già menzionato in precedenza, ovviamente non nega che si possa fare di meglio.Votazione: 11 si, 5 astenuti (opposizione tutta)

6 punto: approvazione tariffe IMU.  Marconi: spiega nel 2014 per esigenze di bilancio sono costretti a riproporre le aliquote 2013, sono ancora 1,06 e 0,6 per la ridotta, detrazioni previste di legge. Berzacola: si aspettava qualcosa di più su tariffe più basse, voto contrario. Fornaser: idem come Berzacola. Marconi: non è stato un mero esercizio di bilancio, si è cercato di ridurre le uscite dove si poteva da subito (vd. es. indennità consiglieri…), ma nonostante questo si trovano nella necessità di andare a confermare le entrate per garantire i servizi… il tesoretto lasciato dalla commissaria Machine’ sarà speso per ridurre l’indebitamento dei mutui. Si è avuta anche una forte riduzione delle entrate dallo Stato. Sindaco: ribadisce quanto detto da Marconi, nel poco tempo non si è riuscito a fare quello promesso, ma il prossimo anno si dovrebbe riuscirci. Verona: qualche comune è stato più coraggioso (un comune in Sicilia?), ad es. dando degli sgravi per chi investe (a livello industriale/commerciale) a Pescantina. Fornaser: rimane in attesa per le eventuali riduzioni, pone interrogazione di chiarimento sulle indennità specificatamente sulle differenze se dipendente o no. Borghetti: si astiene per quanto già evidenziato da Berzacola, anche in mancanza del bilancio previsionale. Votazione: 11 favorevoli, 3 contrari Marai, Fornaser, Berzacola, 2 astenuti Borghetti e Verona.

7 punto: approvazione tariffe Tasi. Marconi: espone le quote parti della Tasi (elenca importi totali dei servizi che si andranno a coprire con tale tassa), saranno 0,33 per l’abitazione principale, detrazioni varie (ISEE) che devono essere richieste in Comune entro il 31/12/14 (mancano però quelle previste dalla IMU per legge, quindi per le persone anziane con abitazione principale ma ora in casa di riposo e sgravi per famiglie con portatori di handicap) Berzacola: è una tassa nuova? Quindi nuove entrate? Marconi: si tratta della vecchia IMU. Sindaco: si tratta del balletto di cambio nome successo l’anno scorso per le varie tasse. Berzacola: comune come esattore, nuove tasse sui cittadini…parere contrario. Aliprandi: ringrazia Marconi e gli uffici per il lavoro fatto in poco tempo, Laboratorio voleva sì ridurre ma le aliquote però vanno a copertura di servizi importanti come il sociale. Nel 2015 sarà diverso….voto favorevole. Fornaser: voterà contro, aliquote non ridotte ma mantenute alte. Borghetti: si astiene come per l’IMU. Votazione: 11 favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti (come per l’IMU).

8 punto: interpellanza Borghetti su Ca’ Filissine. Borghetti: legge l’interpellanza che potete trovare sulla pagina FB di Pescantina Civica. Sindaco risponde in sequenza ai vari punti dell’interpellanza: Quintini e Napoleoni sono stati incaricati con delibera per le linee guida già depositate, disponibili sul sito comunale e comunicate alla popolazione a gennaio, nessun altro incarico per ora è stato fatto. Si procederà sicuramente all’incarico a nuovo progettista per la variante al progetto depositato in Regione, non si sa poi se sarà affidato allo stesso Napoleoni; l’amministrazione comunque condividerà le nuove linee con il consiglio e la popolazione. Solo 30.000 dei 165.000 disponibili sono stati spesi, in soldoni la Provincia non ha ancora svincolato i 700.000 di post mortem promessi perché ha condizionato lo stesso svincolo all’approvazione del progetto di bonifica. Borghetti: ma li svincolerà dalla presa d’atto del deposito del progetto o alla sua approvazione? Si parla di una differenza di mesi.. Sindaco: si sta facendo una relazione da parte di un tecnico sugli interventi più urgenti da fare e come recuperare le somme per farli. Per la caratterizzazione del vigneto Ferrari l’amministrazione non ha preso alcuna decisione, le risorse vanno concentrate sugli interventi più urgenti. Il fondo di rotazione della Regione di 2 Mln e disponibile ma l’amministrazione deve verificare la ricaduta sul bilancio per il relativo rimborso poi di questo. Borghetti: in parte mi sarei aspettata altre risposte, comunque le risposte sono esaurienti. Mascanzoni: appello alla compattezza del Consiglio sul problema discarica.

9 punto: interpellanza Verona, si veda testo sul gruppo FB del M5S di Pescantina, ruolo Daneco e piogge causa innalzamento percolato. Sindaco (anche qui risponde in sequenza alle domande poste): siamo a conoscenza dei fatti anche se l’interpellanza ha più di una imprecisione. Su Daneco si sa quello scritto sui vari giornali, i vertici ora sono cambiati quindi non ci sono più inquisiti, le indagini per adesso non hanno trovato nulla su Ca’ Filissine. Non c’è nessun progetto Machine’ come riporta l’interpellanza, ma in Regione c’è solo quello di Reggiani modificato, la commissaria ha prodotto solo delle linee guida per modificarlo. Il biogas prodotto è in quantità minima e viene bruciato, nessun odore di biogas sui due sopralluoghi fatti. Il livello del percolato è in crescita, esiste il pericolo che tracimi se non si provvede ad alzare la sponda. Lo smottamento ha provocato una minima parte di quantità di materiale finita in discarica, il tubo rotto provvedeva a portare via l’acqua dai terreni sopra e quindi adesso questa va in discarica. La pioggia entra in discarica anche perché i teli sono danneggiati. La produzione di percolato deriva minimamente dal processo di marcescenza dei rifiuti, la principale fonte è dovuta all’acqua piovana. Il rifiuto indifferenziato non potrà mai essere conferito per ordine degli stessi magistrati. Per i costi la bonifica passa i 60 Mln e non i 30 descritti nell’ interpellanza. L’acqua idropotabile è sicura, deriva dai pozzi di Santa Lucia che non insistono sulla stessa falda, viene esclusa la contaminazione ma non si sa per il futuro, l’attività ispettiva è ben fatta serve invece urgentemente procedere con la bonifica. Cosa succede sul vigneto Ferrari è meno importante di una eventuale tracimazione. La calamità naturale non c’è visti i diniego del ministro dell’Ambiente ad inviare fondi al riguardo. Si istituirà un gruppo di lavoro aperto anche alla cittadinanza (associazioni,semplici cittadini interessati,…) per la condivisione sul come procedere. Non vogliamo che la discarica diventi un “campo scuola”, come si potrebbe capire dall’interpellanza, per sperimentare le varie teorie di questo esperto e di quest’altra università. Forte possibilità di istituire una commissione consiliare sulla discarica.

10 punto: interpellanza Borghetti su nuovo contratto Serit e Consorzio di bacino. Sindaco: è stato prorogato fino a fine anno, questo è stato fatto per meglio decidere sulle ipotesi in futuro. Gli orientamenti dell’amministrazione: stiamo verificando insieme ai comuni limitrofi la scelta migliore, le ipotesi sono in fase di valutazione, ci si rivedrà a settembre.

11 punto:  interpellanza Fornaser su chiusura asilo nido di ARCE’. Lavarini: si è deciso, in maniera sofferta, di andare avanti solo con l’asilo nido Rosa Pesco a causa dei pochi iscritti ad ARCE’ (solo 10 bambini su 37 posti) con quindi costi notevoli di mantenimento della stessa struttura. Si sono contattate comunque queste famiglie che hanno dato la disponibilità al trasferimento. Il Rosa Pesco può benissimo accoglierli, comunque l’asilo nido di ARCE rimane e se le utenze aumenteranno si riaprirà in futuro certamente. Si è anche parlato con l’Asl per l’ampliamento del Rosa Pesco ma non è poi stato necessario perché le nuove iscrizioni (tot. 48) sono giuste per i locali attuali. Si sta comunque valutando un utilizzo alternativo per la struttura chiusa ad Arcè in modo da non vanificare gli investimenti fatti a suo tempo. Si è verificato anche che gli asili nidi privati sono anche loro abbastanza vuoti quindi non c’è nessun vantaggio per quest’ultimi rispetto a tale chiusura.

12 punto:  interpellanza Pedrotti sulle cave rimandata al prossimo consiglio per mancanza dello stesso consigliere.

13 punto: mozione Verona sul 8 x mille all’edilizia scolastica. Marconi: spiega l’8 x mille allo stato a cosa è destinato e se non espresso va anche per l’edilizia scolastica (legge di stabilità). Gli uffici hanno presente questa possibilità ma non ci sono ancora le note per presentare la relativa domanda. Ci sono comunque già dei progetti di efficientamento energetico su alcune scuole del Comune, quindi se i tempi fossero molto stretti dall’uscita del regolamento si potrebbero comunque utilizzare questi per non perdere il finanziamento.

14 punto: mozione videoripresa Verona. Mascanzoni: in assenza di regolamento non si possono fare comunque riprese (?), comunque si chiede di rinviare la richiesta alla commissione del regolamento che partirà a breve per i necessari approfondimenti. Verona: ritira la mozione.

Seduta chiusa.